Scommettiamo che molti di voi avranno familiarità con la sigla “Belle Arti” .Allo stesso modo, invece, siamo pronti a giocarci una consulenza che non avete mai sentito parlare di Soprintendenza dei Beni culturali. Spesso, infatti, potrete essere incappati in frasi del tipo “serve il permesso delle Belle Arti” oppure “va chiesta autorizzazione alle Belle Arti” ecc.
In realtà, quando ci si riferisce alle “Belle Arti”, si intende la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. I professionisti del settore la chiamano Soprintendenza (per abbreviare), mentre molte delle persone comuni Belle Arti. Spoiler: sono la stessa cosa.
Noi di Restauro24 siamo un’associazione di restauratori e di tecnici del restauro. Qualora foste interessati al servizio di manutenzione, restauro di opere d’arte oppure di semplici informazioni, potete contattarci all’interno di questo sito.
Cos’è la Soprintendenza?
La Soprintendenza è un organo periferico del Ministero della Cultura, costituito dagli uffici statali distribuiti su tutto il territorio italiano. Indicativamente ogni Soprintendenza copre 2-3 province.
In questo articolo abbiamo creato un elenco con tutti i contatti a cui potete rivolgervi.
Cosa fa la Soprintendenza?
La Soprintendenza ha diversi compiti, ma vediamo insieme i più importanti:
- Verifica e dichiarazione dell’interesse culturale dei beni immobili presenti sul territorio
- Catalogazione dei beni di interesse culturale
- Attività ispettiva nel territorio di competenza
- Autorizzazione per interventi di edilizia su immobili dichiarati di interesse culturale
- Imposizione di interventi conservativi sul patrimonio culturale
- Concessione di contributi e agevolazioni per interventi per le spese sostenute per interventi conservativi e restauro su beni culturali
- Progettazione e direzione di interventi conservativi su immobili effettuati con finanziamenti statali
- Autorizzazione all’alienazione, alla permuta e alla costituzione di ipoteca. Acquisto in via di prelazione di beni culturali
- Concessione in uso di beni culturali/concessione per riprese e riproduzioni audiovisive e fotografiche di beni culturali
1. Verifica e dichiarazione dell’interesse culturale dei beni immobili presenti sul territorio
La Soprintendenza decide quali beni immobili sono di interesse artistico. Oltre agli immobili già catalogati come di interesse artistico, inoltre, ne può aggiungere altri.
Quando un immobile viene dichiarato di valore artistico, la Soprintendenza può e deve fare tutti i controlli necessari affinché venga preservato correttamente. Dal momento che un immobile è sotto la tutela della Soprintendenza, in aggiunta, se il proprietario volesse apportare delle modifiche dovrà chiedere l’autorizzazione alla Soprintendenza, oltre che agli uffici comunali.
2. Catalogazione dei beni di interesse culturale
La Soprintendenza ha un elenco di tutti i beni artistici presenti nella zona. Ciascun bene, infatti, è catalogato nel loro archivio.
3. Attività ispettiva nel territorio di competenza
La Soprintendenza dei Beni Culturali può verificare come vengono usati i beni culturali, ossia se il loro uso è compatibile con il criterio di preservazione e tutela. In aggiunta, può anche disporre interventi nel caso dovessero evidenziare delle situazioni di degrado.
4. Autorizzazione per interventi di edilizia su immobili dichiarati di interesse culturale
Prima di fare modifiche a un bene immobile classificato come di interesse culturale, è necessario chiedere l’autorizzazione preventiva alla Soprintendenza.
5. Imposizione di interventi conservativi sul patrimonio culturale
La Soprintendenza dei Beni culturali, quando crede che un bene artistico sia in uno stato di degrado oppure crede che non sia tutelato in maniera opportuna, può imporre ai privati e anche ai soggetti pubblici (come per esempio a un Comune) di effettuare degli interventi per preservarlo.
6. Concessione di contributi e agevolazioni per interventi per le spese sostenute per interventi conservativi e restauro su beni culturali
Abbiamo intenzione di scrivere un articolo dedicato ai contributi e alle agevolazioni previste per il restauro dei beni culturali. Questi interventi devono essere documentati e approvati dalla Soprintendenza.
7. Progettazione e direzione di interventi conservativi su immobili effettuati con finanziamenti statali
La Soprintendenza dei Beni Culturali si occupa degli interventi che vengono esercitati su immobili pubblici (come quelli di proprietà del Demanio).
8. Autorizzazione all’alienazione, alla permuta e alla costituzione di ipoteca. Acquisto in via di Prelazione di beni culturali
Quando vendete un bene culturale è necessario chiedere l’autorizzazione alla Soprintendenza, che è molto attenta quando l’oggetto in questione viene venduto a un soggetto al di fuori del territorio italiano. Lo Stato, le Provincie e i Comuni, infatti, hanno il diritto di prelazione: entro un certo limite di tempo possono decidere di acquistare il bene e fermare il trasferimento di proprietà tra i privati.
9. Concessione in uso di beni culturali/concessione per riprese e riproduzioni audiovisive e fotografiche di beni culturali
La Soprintendenza, infine, dà il permesso a utilizzare i beni culturali per organizzare eventi, per effettuare riprese, ecc.
Conclusione
Queste appena descritte non sono le uniche funzioni della Soprintendenza, ma sono le principali. Per riassumere il ruolo della Soprintendenza in poche parole, però definiremo Soprintendenze gli uffici con cui lo Stato italiano tutela a 360° i beni culturali presenti nel territorio italiano, sia pubblici che privati.
L’idea di fondo è che i beni culturali, anche se di proprietà privata, sono un bene collettivo che va tutelato. Per questa ragione lo Stato italiano ha creato questi uffici locali che vigilano e gestiscono i beni culturali.
Le Soprintendenze non vanno a sostituire gli uffici comunali, per cui, nei casi in cui di interventi edilizi a immobili di interesse culturale, è necessario chiedere l’autorizzazione sia all’ufficio tecnico comunale sia alla Soprintendenza dei Beni Culturali.
Redazione, Restauro24