Ci sono degli oggetti che ci permettono di entrare in contatto con il passato. Un passato così affascinante e allo stesso tempo misterioso. Libri impolverati, sedie, pareti che raccontano storie di esistenze lontane, quasi dimenticate se non fosse per l’opera dei maestri della conservazione. Se stai cercando una professione che oscilla tra passato e futuro, nel seguente articolo ti mostreremo 5 tra le grandi scuole di restauro italiane.
Noi di Restauro24 siamo un’associazione di restauratori e di tecnici del restauro. Qualora foste interessati al servizio di manutenzione, restauro di opere d’arte oppure di semplici informazioni, potete contattarci all’interno di questo sito.
Scuola per Artigiani Restauratori “Maria Luisa Rossi” – Torino

La prima città del nostro viaggio da amanti del restauro è Torino. Tra le scuole di restauro, infatti, non possiamo non citare la Scuola per Artigiani Restauratori. Nato nel 1994, l’istituto d’Arte è collocato presso l’Arsenale della Pace di Torino. Il collegio è il risultato di un accordo tra l’Associazione Piemontese Restauratori d’Arte e il Sermig, organismo particolarmente attento all’occupazione dei giovani.
La scuola, attraverso corsi (gratuiti e a pagamento) annuali oppure con programma biennale, fornisce gli insegnamenti necessari per coloro che desiderano lavorare per la tutela dei patrimonio artistico e artigiano.
Per tutte le informazioni relative ai corsi proposti, puoi trovare informazioni utili qui.
Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale – Venaria (To)

La seconda meta di pellegrinaggio per coloro che sono alla ricerca di scuole di restauro per intraprendere questa professione, invece, è l’Istituto di Venaria (in provincia di Torino).
Non discostandoci molto dal capoluogo piemontese, infatti, all’interno del Centro Conservazione Restauro potrete trovare tutte le attività necessarie per acquisire tutte le competenze necessarie per la salvaguardia delle opere. Nel caso voleste avere informazioni aggiuntive, potete consultare il loro sito ufficiale.
Opificio delle Pietre Dure – Firenze

Lasciata alle spalle la regione piemontese, il nostro pellegrinaggio all’interno del mondo delle scuole di restauro continua con l’Opificio delle Pietre Dure, a Firenze. Si tratta di un Istituto strettamente legato al Ministero della Cultura.
La scuola vanta una storia plurisecolare. Pensate che fu fondata per volere di Ferdinando I de’ Medici. La prima destinazione dell’edificio fu quella di luogo per la lavorazione degli arredi in pietra. Negli ultimi decenni del XIX secolo, però, fu convertito in un edificio adibito all’attività di restauro.
Oltre a pubblicare una famosa rivista annuale, chiamata OPD Restauro, all’interno del loro sito potete trovare tutte le informazioni necessarie.
Scuola per il Restauro del Mosaico – Ravenna

Dalla città fiorentina ora ci sposteremo verso quella che era stata la sede dell’Italia Bizantina: Ravenna. Proprio qui, infatti, troverete una tra le scuole di restauro più rinomate dell’Emilia Romagna.
La scuola d’arte di Ravenna si occupa certo di restauro, ma in particolar modo delle dinamiche relative alla tecnica del mosaico e dell’affresco. Se siete particolarmente incuriositi potete trovare tutte le informazioni necessarie qui.
Per quanto riguarda il mosaico, potete sperimentare la tecnica del mosaico romano – bizantino. In alternativa, potete scegliere se sporcarvi le mani con l’affresco romano durante il periodo pompeiano, medioevale oppure rinascimentale.
Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro – Roma

Dall’Emilia, il nostro viaggio temporale si concluderà nella città eterna: Roma.
L’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) è un organo del Ministero della Cultura, soprattutto per quanto riguarda il restauro e la conservazione delle opere d’arte.
L’edificio è stato fondato nel 1939 su consiglio di Giulio Carlo Argan, diretto fino al 1961 da Cesare Brandi. Dalla sua fondazione, le sue attività principali sono state la formazione e la continua ricerca dell’attività di restauro, ricorrendo anche a metodi di sperimentazione.
La scuola è un meltin pot di storici dell’arte, fisici ed esperti dei processi ambientali, fisici e chimici. Infine, ultimi ma non per importanza, ci sono i restauratori. Il filo rosso che unisce queste discipline apparentemente slegate è proprio il punto di forza del percorso di studi proposto dall’ICR. Una contaminazione di studi. Se volete maggiori informazioni, potete consultare la loro pagina web.
Temporaneamente il nostro viaggio all’interno delle scuole di restauro finisce qui. Viaggiare nel passato spesso conduce a una revisione dei propri errori, a pensare alternative sui nostri percorsi di vita magari sbagliati. Ma con il restauro, la riparazione del passato è possibile. Buona scelta!