Nel mondo del restauro ci sono due figure professionali di riferimento: i restauratori e i tecnici del restauro. Spesso tendiamo a confondere le due figure, o meglio, pensiamo che restauratore e tecnico del restauro siano la stessa professione. In realtà non è così, sono due figure professionali diverse.
Il restauratore: ruolo e compiti

Il restauratore ha il compito di:
- Definire lo stato di conservazione dei beni artistici, facendo gli studi necessari.
- Progettare gli interventi di restauro.
- Eseguire direttamente gli interventi di restauro e dirigere gli altri operatori nel progetto.
- Documentare il processo e i risultati del restauro.
Il restauratore di beni culturali, insomma, ha una responsabilità a 360° del progetto di restauro e ne segue tutte le fasi.
Il tecnico del restauro: ruolo e compiti

Il tecnico del restauro di beni culturali, invece, è la figura professionale che collabora con il restauratore. Esegue il lavoro sotto la direzione e il controllo diretto del restauratore.
Il tecnico del restauro, quindi, è una figura di supporto a quella del restauratore. Ha meno compiti e meno responsabilità.
Responsabilità diverse

Come abbiamo detto, il restauratore è il responsabile del restauro. Solo un restauratore qualificato, infatti, può:
- “Mettere la firma” alle operazioni di restauro.
- Valutare l’intervento da fare, chiedendo l’approvazione alla Soprintendenza.
- Essere il responsabile dell’esecuzione dei lavori.
In un cantiere di restauro ordinario troveremo spesso un restauratore (responsabile del progetto) e uno o più tecnici del restauro che lo aiutano e supportano nel suo lavoro.
Diverso grado di formazione

Per diventare tecnici del restauro è necessario svolgere un corso professionale della durata di 3 anni (almeno 2.700 ore).
Per diventare restauratore, invece, è necessario svolgere un percorso di studi più lungo (5 anni) in scuole di restauro di alta formazione, che sono poche in Italia. Di conseguenza, anche il numero di studenti ammessi ogni anno è limitato.
Il restauratore, durante i cinque anni in cui studia, si specializza in uno dei settore del restauro (dipinti su supporto ligneo o tessile, manufatti cartacei, materiali lignei, ceramiche e vetri, e altri). Alcuni restauratori si specializzano in due e tre settori diversi, mentre altri restauratori preferiscono diventare super-specialisti e si dedicano al restauro di solo un tipo di beni culturali.
Per questo motivo, quando scegliamo un restauratore è bene cercare quello che sia specializzato per il tipo di oggetto che vogliamo restaurare. In questo articolo potrai trovare delle informazioni utili su come trovare un restauratore.
Una nota importante

La legislazione italiana che ha normato la qualifica di restauratore e di tecnico del restauro, è cambiata molto negli ultimi anni. C’è stata anche molta confusione nel riconoscimento dei titoli di studio. In particolare, molti professionisti che avevano studiato come tecnico del restauro per 5 anni si sono trovanti in una sorta di limbo: avevano studiato troppo per essere tecnici del restauro, ma non abbastanza per essere ufficialmente restauratori.
Questo per dire che, nonostante un tecnico del restauro sia una figura subalterna a quella del restauratore, in Italia ci sono tecnici del restauro molto preparati e competenti.
Conclusione
Per concludere, quando vedete un cantiere di restauro ordinario troverete al suo interno entrambe le figure professionali. Sicuramente ci sarà un restauratore che dirige il progetto e uno o più tecnici del restauro che lo supportano.
In cantieri più grandi, invece, potreste trovare anche più restauratori e più tecnici del restauro. Non dimentichiamo che i restauratori si specializzano in diversi settori. Per cui in un restauro di una chiesa, per esempio, potrebbe esserci un restauratore e il suo team che si occupa del restauro degli affreschi e un altro restauratore specializzato con il suo team che si occupa del restauro dei mosaici.
Redazione, Restauro24