In Italia, più che nel resto del mondo, molte persone si ritrovano in casa dei quadri antichi, magari ereditati da nonni e bisnonni. Molti dei proprietari, inoltre, si chiedono se sia necessario un intervento di restauro per conservare l’opera e per preservarne il valore. Ma quanto costa restaurare un quadro antico?
Il costo del restauro dipende da due fattori principali:
- Lo stato di conservazione
- Il tipo di restauro che si vuole fare
Vediamoli nel dettaglio.
Noi di Restauro24 siamo un’associazione di restauratori e di tecnici del restauro. Qualora foste interessati al servizio di manutenzione, restauro di opere d’arte oppure di semplici informazioni, potete contattarci all’interno di questo sito.
Lo stato di conservazione di un quadro
Lo stato di conservazione è la variabile più importante che determina il costo del restauro di un quadro. Ci sono quadri di 200-300 anni che sono ancora in condizioni ottime, mentre ci sono quadri della stessa età che sono in condizioni pessime.
Il deterioramento dei quadri dipende parzialmente dalla qualità dei materiali impiegati dall’artista, ma in larga parte dipende dalle modalità di conservazione nel corso degli anni. Se siete interessati, abbiamo scritto un articolo con qualche consiglio su come conservare al meglio i quadri in casa.
Un quadro molto deteriorato richiede molte più ore di lavoro da parte del restauratore. Sono necessarie, infatti, più fasi per riportare l’opera in buone condizioni.
Facciamo un esempio: se una tela di un quadro ha uno strappo, il restauratore deve eseguire un intervento di rintelatura, che è un passaggio complesso e soprattutto non è necessario per quadri in buone condizioni. Il restauratore, infatti, impiegherà più tempo e ciò comporterà un prezzo maggiore.
Il tipo di restauro
Si distinguono due tipi di restauro:
- Restauro conservativo: è un intervento che ha l’obiettivo di consolidare l’opera. Il restauratore fa tutti gli interventi finalizzati a prevenire e rallentare il deterioramento del quadro. Per esempio pulisce la patina di polvere che si è depositata sul dipinto, oppure, se la tela sta perdendo le sue qualità meccaniche, può procedere trattandola con prodotti specifici o, se necessario, facendo una rintelatura.
- Restauro integrativo: è un intervento più invasivo rispetto al restauro conservativo. Il restauratore non si limita a interventi volti a conservare lo stato attuale dell’opera, ma opera anche delle modifiche per ripristinare parti danneggiate. Per esempio, se in un quadro si è rovinata una porzione del viso del dipinto, il restauratore ripara la tela e “ricolora” la parte danneggiata andando a ricostruire il viso del soggetto dipinto.
Tendenzialmente con i quadri ben conservati il restauratore tenderà a operare un restauro conservativo. Per i quadri più rovinati, invece, il restauratore e il committente dovranno decidere come procedere: con un restauro conservativo per evitare ulteriori danni, oppure integrando le parti in cui la tela è danneggiata?
NOTA: non sempre è possible fare restauri integrativi: su questo il restauratore professionista è la persona che più vi può guidare anche da un punto di vista legale-normativo.
Quanto costa restaurare un quadro antico?
Considerate le premesse, è difficile dare un valore preciso. A seconda dello stato del quadro e del tipo di interventi che si vogliono effettuare, però, il prezzo può variare considerevolmente. Il costo del restauro è dovuto sostanzialmente alle ore di lavoro che il restauratore impiegherà per restaurare il dipinto (il costo dei materiali è minimo se rapportato al costo del lavoro).
Tuttavia, per avere un’idea indicativa, il costo è di circa 300-500€ per metro quadro, valore che può essere decisamente più alto in caso sia necessario fare interventi più consistenti.
Quello che suggeriamo è chiedere al restauratore un preventivo scritto prima di procedere al restauro. E’ corretto che il restauratore non vi dia una cifra precisa, ma che vi dia un intervallo di costo (±20%). Un restauratore esperto, infatti, saprà darvi un valore abbastanza preciso. Ovviamente è opportuno che veda l’opera di persona per analizzare i materiali.
Un consiglio è quello di farvi fare un paio di preventivi da due restauratori diversi, non solo con lo scopo di avere due prezzi diversi, ma anche per capire il loro punto di vista sull’approccio da adottare per restaurare la vostra opera (restauro conservativo o integrativo). Non dimenticate che in quanto committenti la scelta finale sarà comunque la vostra.
Un paio di considerazioni per concludere
I quadri hanno bisogno di manutenzione molto meno frequentemente rispetto agli altri beni (per esempio le auto d’epoca). Nonostante ciò, è opportuno procedere con restauri conservativi per evitare che si deteriorino.
E’ difficile stabilire ogni quanto, dipende molto da come vengono conservati e dai materiali usati dagli artisti. Se avete quadri di valore consigliamo di farli controllare da un esperto restauratore ogni 10-20 anni. Inoltre, prestate attenzione se doveste vedere dei cambiamenti.
Purtroppo, è difficile accorgersi delle eventuali modifiche di giorno in giorno, per cui l’ideale sarebbe fare delle fotografie ogni 2-3 anni e confrontarle. Anche in questo caso, però, non è semplice fare delle fotografie di qualità e con le medesime condizioni di luce.
I quadri ben tenuti non si rovinano facilmente, anche se si è visto che alcune opere di arte contemporanea create negli anni ’80-’90 su supporti e con materiali innovativi e inusuali sono andate incontro a un deperimento precoce. Per questo è utile tenere costantemente monitorate le nostre più o meno piccole opere d’arte.
Redazione, Restauro24