Spesso molti proprietari di quadri si chiedono se, al fine di aumentarne il valore, sia opportuno restaurare un quadro prima di venderlo. La risposta è no.
Salvo rare eccezioni, infatti, non vale la pena restaurare un oggetto artistico prima di metterlo in vendita. Questo vale per i quadri, per i mobili antichi, per le auto d’epoca, e chi più ne ha, più ne metta.
Noi di Restauro24 siamo un’associazione di restauratori e di tecnici del restauro. Qualora foste interessati al servizio di manutenzione, restauro di opere d’arte oppure di semplici informazioni, potete contattarci all’interno di questo sito.
Perché non restaurare un quadro prima di venderlo?
Ci sono 3 principali ragioni:
- Aumentare la clientela potenziale
- Lasciare libero l’acquirente di eseguire il restauro ex-post
- Valore del quadro aleatorio
Vediamole ora nel dettaglio.
Aumentare la clientela potenziale
Un bene restaurato ha in genere una minore clientela potenziale rispetto a un bene ancora da restaurare. Il motivo è molto semplice: l’oggetto ripristinato avrà un prezzo maggiore. Quindi ci sarà un numero più basso di persone disposte ad acquistarlo.
Vediamolo con un esempio: avete un quadro del valore di 5.000 € che volete vendere. Restaurarlo vi costa 1.000€. Vi aspettereste di venderlo ad almeno 6.000€ (possibilmente anche a qualcosa di più). Tuttavia, le persone disposte ad acquistarlo per 5.000€ (con il bene ancora da restaurare) sono di più di quelle interessate ad acquistarlo per 6.000€. I 1.000€ extra escludono dalla trattativa alcuni clienti che non vogliono spendere di più per il vostro quadro.
Questo vale per cifre piccole, ma anche per cifre più importanti.
Lasciare libero l’acquirente di eseguire il restauro ex-post
In linea generale è sempre bene lasciare all’acquirente la massima libertà di scelta su cosa fare con il bene acquistato. Soprattutto quando si parla di oggetti artistici, infatti, i gusti personali variano molto.
L’acquirente potrebbe decidere di fare un restauro molto conservativo, mentre per i vostri gusti avreste preferito un restauro più incisivo, con anche la correzione di ridipinture. Infine, come ultima alternativa, l’acquirente potrebbe preferire una cornice diversa rispetto a quella che voi avete appena fatto restaurare.
Un acquirente innamorato del vostro quadro potrebbe acquistarlo immediatamente, ma potrebbe decidere di restaurarlo solo in seguito, quando avrà a disposizione maggiori disponibilità economiche. Per questo dobbiamo lasciare all’acquirente più libertà nel decidere cosa fare.
Valore del quadro aleatorio
E’ difficile dire quanto valga la pena spendere per restaurare un quadro prima di venderlo. Tendenzialmente diremmo che più il quadro vale, più potrebbe valere la pena restaurarlo. Tuttavia, il valore dei quadri è un valore piuttosto aleatorio, che dipende dal momento storico e dalla facilità di trovare acquirenti.
Altro esempio: un quadro potrebbe valere 10.000€, perché qualche anno prima è stata venduta un’opera simile dello stesso artista a quella cifra, ma non è detto che a distanza di qualche anno riuscirete a venderlo per la stessa cifra. Le mode cambiano, i collezionisti disposti a spendere 10.000€ per un quadro di un determinato artista potrebbero essere pochi e non interessati ad acquistare un’altra opera (perché magari ne hanno già diverse in casa). Per cui sareste anche disposti a spendere 1.000€ per restaurare un quadro da 10.000€, ma se il valore è del quadro, nel frattempo, è calato potreste pentirvene.
Quando conviene restaurare un bene artistico prima di venderlo?
Ribadiamo che nella maggior parte dei casi non vale la pena restaurare un quadro prima di venderlo. Tuttavia, in alcuni casi potrebbe valerne la pena. Vediamone un paio insieme.
Restauro di un oggetto artistico danneggiato
Nel caso vogliate vendere alcuni oggetti artistici che sono gravemente danneggiati, potrebbe essere utile restaurarli prima di venderli.
Esempio 1: avete un tavolino Luigi VI in cui si è rotta una delle gambe. In questo caso potrebbe valer la pena ripristinare la funzionalità facendo aggiustare, o addirittura ricostruire (se magari vi manca del tutto il pezzo danneggiato), la parte mancante.
Esempio 2: avete un orologio da tavolo antico non funzionante. Prima di metterlo in vendita è opportuno commissionare una revisione a un orologiaio. L’orologio potrebbe tornare a funzionare in seguito a un banale intervento di pulizia. In questo modo lo potrete mettere in vendita come funzionante.
Se avete quadri molto rovinati, con uno strappo per esempio, può valer la pena restaurarli. Molti acquirenti, infatti, sono restii a comprare quadri strappati. Restaurandolo lo renderete molto più appetibile. Per cui se avete una tela strappata, può avere senso chiedere un preventivo a un restauratore per capire quanto può costare un lavoro di rintelatura.
Restauro a un prezzo conveniente
Questo discorso vale più per i professionisti del settore, che per i privati. Se riusciste a restaurare un’opera a un costo più basso rispetto ai costi restauro di mercato (almeno 40-50% in meno), potrebbe valer la pena fare un restauro prima di metterlo in vendita.
Di solito solo i professionisti riescono ad avere queste condizioni. Molti restauratori professionisti, infatti, nei tempi morti restaurano oggetti artistici da rivendere.
Conclusione
Per concludere, ribadiamo che se avete intenzione di vendere un oggetto artistico, che sia un quadro, una scultura, un mobile, etc è meglio non farlo restaurare prima di venderlo. Questa è la regola, anche se abbiamo visto che possono esserci delle eccezioni.
In ogni caso, però, potete chiedere un preventivo a un restauratore per informarvi su quanto costa restaurare un quadro antico e per decidere come procedere al meglio. Un mobile che non vi piace più e che ritenete un po’ vecchiotto infatti, dopo un attento restauro, potrebbe tornare a piacervi. Chi lo sa? Alla fine potrete decidere di non metterlo più in vendita.
Redazione, Restauro24