Se siete appassionati di restauro, in questo articolo andremo a scoprire la professione e che cosa fa un restauratore. Questa figura professionale, infatti, ha diversi compiti e responsabilità e il percorso per diventare restauratore è piuttosto lungo.
Noi di Restauro24 siamo un’associazione di restauratori e di tecnici del restauro. Qualora foste interessati al servizio di manutenzione, restauro di opere d’arte oppure di semplici informazioni, potete contattarci all’interno di questo sito.
Cosa fa il restauratore?
Volendo riassumere la professione in una frase, il restauratore è il professionista che si occupa del restauro di oggetti artistici. Per restaurare un oggetto artistico, infatti, è necessaria una forte competenza di storia dell’arte e bibliografica, oltre che un’eccellente abilità manuale nell’eseguire un’azione di conservazione. Ultima competenza, l’abilità di svolgere al meglio tutte le pratiche burocratiche che sono obbligatorie quando si svolge un restauro artistico.
Perché il restauratore deve avere tutte queste abilità? Il motivo è che per restaurare un oggetto artistico il restauratore deve svolgere diversi passaggi, vediamoli insieme:
- Definire lo stato di conservazione di un oggetto artistico
- Esecuzione del restauro
STEP 1: definire lo stato di conservazione di un oggetto artistico
Prima di iniziare un restauro, il restauratore deve fare una ricerca storico-bibliografica per capire di che tipo di oggetto si tratta (per esempio, deve capire in che epoca e dove l’oggetto è stato creato).
Inoltre, deve capire che tipo di materiali sono stati utilizzati al fine di decidere come procedere al restauro, con quali strumenti e con quali prodotti.
In questa fase, il restauratore può svolgere anche alcuni esami strumentali sull’opera (come i raggi UV, o raggi X) per avere più informazioni sull’oggetto.
Qua si inserisce la burocrazia: il restauratore deve produrre tutta la documentazione da inviare alla Soprintendenza comunicando lo stato dell’opera e come intende procedere con il restauro.
STEP 2: esecuzione del restauro
Il restauratore esegue e coordina i lavori di restauro, dei quali è responsabile. In alcuni casi il restauratore lavora da solo sull’oggetto, in altri casi invece può essere aiutato da altri restauratori o tecnici del restauro. Inoltre, in alcuni restauri complessi vengono coinvolti anche altri soggetti, per esempio per eseguire lavori in muratura o falegnameria.
Per questo motivo il restauratore ha anche il ruolo di coordinatore dei lavori e possono esserci più figure a lavorare in un progetto sotto la sua direzione.
Come abbiamo visto il lavoro del restauratore è un lavoro complesso in cui la “manualità” è un requisito necessario, ma non sufficiente per eseguire un restauro.
Come si diventa restauratori?
La maggior parte dei restauratori ha iniziato il percorso di studi in un Istituto d’arte o in un Liceo artistico. Il diploma, però, non è sufficiente per diventare restauratori, è necessario proseguire gli studi. Ci sono due percorsi di studio che permettono di diventare restauratore:
- Iscriversi ad un’Accademia delle Belle Arti, seguendo l’indirizzo di restauro
- Iscriversi in una scuola di restauro ad alta formazione
I posti disponibili sono molto pochi e ci sono delle regole molto stringenti per queste scuole. Inoltre, gli istituti di restauro prevedono un alto numero di ore di laboratori pratici (dal 50% al 65%) e un alto numero di docenti in rapporto agli allievi (rapporto 1:5).
La conseguenza è che entrare in queste scuole di formazione è molto difficile e ogni anno viene formato un basso numero di restauratori. Per avere un’idea in Italia ci sono all’incirca 6.000 restauratori qualificati (mentre il numero di avvocati è di 250.000).
Alcuni aspiranti restauratori che non vengono ammessi a queste scuole decidono di diventare tecnici del restauro, un aiuto restauratore per la cui professione basta il diploma (ne abbiamo parlato più nel dettaglio in questo articolo: Restauratori e Tecnici del Restauro: due professioni diverse).
Le specializzazioni del restauro
Non tutti i restauratori sono uguali, ma durante il percorso di studi, un restauratore deve decidere di specializzarsi in uno o più settori di competenza che sono:
- Materiali lapidei, musivi e derivati;
- Superfici decorate dell’architettura;
- Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile;
- Manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee;
- Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti;
- Materiali e manufatti tessili, organici e pelle;
- Materiali e manufatti ceramici e vitrei;
- Materiali e manufatti in metallo e leghe;
- Materiale librario e archivistico e manufatti cartacei e pergamenacei;
- Materiale fotografico, cinematografico e digitale;
- Strumenti musicali;
- Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici.
Alcuni restauratori si specializzano in un solo settore e diventano iper-specialisti, altri invece si specializzano in più settori.
Quando scegliete un restauratore per intervenire su un vostro oggetto artistico, dovete tener presente questa distinzione. Proprio per questo motivo, su Restauro24 abbiamo creato un filtro per individuare il restauratore più adatto in base all’oggetto da restaurare.
Conclusione
Per concludere, il restauratore è un lavoro che prevede una forte responsabilità. Il restauratore “mette la firma” in Soprintendenza per certificare i lavori del restauro e sono previste sanzioni a suo carico qualora non dovesse rispettare le norme.
Come abbiamo visto il restauratore non è nemmeno un mero esecutore materiale del lavoro di restauro e i restauratori esperti hanno una grandissima conoscenza a 360° su come devono essere fatti i lavori. Per questo un restauratore svolge anche attività di consulenza, senza che necessariamente vengano poi effettuati dei lavori di restauro.
Andrea, Restauro24