In una recente intervista, il Professor Eckart Köhne, presidente dell’Associazione dei Musei Tedeschi, ha sollevato un argomento spesso trascurato: le condizioni di molti edifici museali non sono adatte alla conservazione di opere d’arte.
In Germania, come in Italia, la maggior parte dei musei sono stati ricavati da edifici storici di grande valore artistico: dimore storiche nei centri cittadini, castelli, ville di campagna, etc. Molti di questi edifici sono da un punto di vista consumi energetici molto dispendiosi.
Le Condizioni Ideali per la Conservazione di Opere d’Arte
La maggior parte delle opere d’arte ha bisogno di alcune accortezze per essere conservate al meglio, in quanto molti oggetti artistici sono creati con materiali organici.
Ad esempio, un quadro ad olio è composto da una tela di lino/juta/cotone, da assi di legno per mantenerla in tensione, gli stessi colori adoperati dai pittori del passato sono ricavati miscelando ingredienti naturali. Sono tutti materiali deperibili se non curati.
Altro esempio sono gli oggetti lignei: mobili, statue, pavimenti, travi per sostenere soffitti, ma anche dipinti su supporti lignei, etc. Come sappiamo il legno è stato ed è tutt’ora un materiale fondamentale per la creazione di una vastissima gamma di oggetti, anche artistici. Ma è deperibile.
Sono tante le raccomandazioni che un restauratore fa per conservare al meglio questi oggetti, ma fondamentalemente si possono riassumere in poche righe:
- Temperatura costante: è opportuno che nei luoghi in cui vengono conservate le opere d’arte la temperatura sia costante e compresa tra i 19-24°.
- Umidità sotto controllo: ambienti troppo umidi o troppo secchi non sono indicati. L’umidità relativa dovrebbe essere compresa tra il 20-60% (dipende dai materiali).
- No luce solare diretta: la luce solare non deve colpire direttamente gli oggetti artistici.
- No fonti di calore/raffreddamento vicino alle opere d’arte: oltre che agli sbalzi termici si deve prestare attenzione che le opere non siano posizionate vicino ad una fonte di calore/raffreddamento della stanza. Può succedere che una stanza sia alla temperatura ideale, ma in alcuni punti ci siano fonti di calore (caloriferi). E’ opportuno non posizionare opere deperibili vicino a questi punti.

Soffitti lignei, come quello in foto , hanno bisogno anch’essi di essere conservati e se mancano le condizioni ideali per molto tempo si deteriorano, fino ad arrivare a crolli strutturali.
Condizioni Ideali e Dimore Storiche
Purtroppo in molte dimore storiche è difficile avere queste condizioni.
Molte dimore storiche non sono nate per essere vissute con tutti i confort anche nella stagione invernale; solo alcune porzioni dell’immobile venivano riscaldate con camini e stufe nei mesi freddi.
In molte edifici storici sono stati aggiunti impianti di riscaldamento, ma i costi sono estremamente alti date le grandi metrature e l’impossibilità di fare interventi strutturali di efficientamento energetico. Per questo motivo molti piccoli musei aprono solo nei weekend e, durante la settimana, viene spento il riscaldamento.
I musei più grandi e famosi riescono quindi a mantenere le condizioni ideali per conservare le opere d’arte, mentre tanti musei minori fanno fatica.
Nell’intervista il Professor Eckart Köhne faceva notare come la pandemia abbia accentuato il fenomeno: molti musei sono rimasti chiusi per mesi riducendo al minimo il personale e la gestione della struttura, oltre che aver ridotto i ticket e i fondi statali/locali per il mantenimento.
La situazione attuale con i prezzi del gas alle stelle potrebbe ulteriormente aggravare la situazione.
Cosa Fare per Conservare al Meglio le Opere in Dimore Storiche
I musei e gli edifici pubblici hanno delle esigenze particolari che purtroppo sono difficili da conciliare con le condizioni ideali di conservazione delle opere d’arte. Limitiamoci a dare qualche consiglio per la conservazione di opere in dimore storiche private.
E’ opportuno cercare di rispettare le regole che abbiamo descritto ad inizio articolo (temperatura costante, umidità controllata, no luce solare diretta ed evitare di posizionare le opere vicino a fonti di calore/raffreddamento).
Se la dimora storica non è la vostra abitazione principale, e se rimane chiusa per lunghi periodi, un consiglio è di individuare la stanza/e con le condizioni migliori e spostare le opere d’arte in quei ambienti nei periodi in cui l’immobile non viene utilizzato. Può essere utile chiedere la consulenza di un esperto per analizzare le stanze dell’abitazione.
Se la dimora storica non viene più utilizzata vale la pena spostare le opere d’arte più delicate in un’altro luogo più consono alla conservazione.
Un altro consiglio utile è monitorare periodicamente le opere. Per esempio, accertatevi che non ci siano muffe sui quadri: controllate anche il retro dei quadri e valutate lo stato della tela. Scattate delle foto per documentare lo stato dei quadri e periodicamente fateli controllare anche ad un restauratore. Se si presentano dei problemi è bene individuarli e risolverli il prima possibile.
Come abbiamo visto in altri articoli, il concetto di conservazione delle opere d’arte si basa su una serie di azioni volte al preservare i beni. Il restauro è solo una delle azioni che si adottano.
Infine, teniamo presente che ogni oggetto artistico ha un diverso grado di usura e richiede attenzioni diverse. Può valer la pena richiedere una valutazione delle opere per capire se ci sono oggetti di particolare pregio che necessitano di attenzioni particolari.
Redazione, Restauro24